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MAI PIU' FUKUSHIMA 2

Una FINANZA LOCALE SI DICHIARA “ANTINUCLEARE”

VERSO UNA SOCIETÀ PIÙ SICURA E INDIPENDENTE DALL’ENERGIA NUCLEARE : JŌNAN SHIN’YŌ KINKO (Istituto di credito Jōnan)
18 aprile 2011 - Yukari Saito

  Energia solare? grazie!  

Un insolito comunicato stampa

 

“L’incidente della centrale nucleare di Fukushima N. 1 sta avendo un impatto enorme sul futuro del nostro Paese.

 L’accaduto ha messo in evidenza la vera natura dell’energia nucleare, che non ci garantisce un futuro migliore ma può esporci a un rischio anche irrimediabile; e ha dimostrato che le autorità competenti, purtroppo, non hanno fatto tutto ciò che avrebbero dovuto fare per evitare un disastro.

Con questa esperienza, ci siamo resi conto dell’insostenibilità di una vita dipendente dall’energia nucleare e del rischio che corriamo.

Ma, per superare questa crisi, cosa può fare un piccolo istituto di credito locale come il nostro?

Noi riteniamo che sia nostro compito fare uno sforzo maggiore per il risparmio energetico e dare un contributo per lo sviluppo e l’applicazione delle fonti energetiche alternative.

Così abbiamo deciso, oltre che di moltiplicare i nostri sforzi per ridurre il consumo energetico, di dare tutti i sostegni e gli incentivi finanziari possibili ai vostri investimenti nel risparmio energetico.”


Lo scorso 8 aprile quest’annuncio è apparso sul sito del Jonan Shin’yo Kinko (Istituto di credito Jonan, con sede a Tokyo) suscitando un certo stupore, data l’immagine assai conservatrice che il mondo della finanza offre in generale.

In un’intervista pubblicata su YouTube, il direttore generale dell’istituto, Tsuyoshi YOSHIWARA, ha affermato:

“Il disastro della centrale di Fukushima sta esponendo l’intera comunità locale alla distruzione e quindi alla sparizione; questo ci ha fatto capire che anche noi, utenti di energia elettrica che hanno ciecamente creduto nella sicurezza delle centrali nucleari, siamo responsabili per i danni che stanno subendo gli abitanti di Fukushima.

Dunque non possiamo più dipendere dall’energia nucleare né rimanere indifferenti alla questione; riteniamo che sia responsabilità di ognuno di noi, come singola azienda o come singolo cittadino, pensarci seriamente e prendere una posizione, cominciando a fare ciò che si riesce a fare per rendere più sicura e migliore la nostra società”.

L’appello ha raccolto subito moltissime adesioni: secondo un giornale telematico (J-Cast News), un imprenditore originario di Fukushima, che ha apprezzato la decisione, ha offerto un contributo di un milione di yen (poco meno di 9000 euro) alla cassa per i terremotati, mentre il conto a favore delle associazioni di volontariato ha visto un incremento d’incasso record.



Nel frattempo, la stessa sede centrale dell’istituto è già riuscita ad ottenere un risultato concreto sul risparmio energetico grazie alla riduzione dell’illuminazione e al minor uso degli ascensori: addirittura del 30 per cento - equivalente alla percentuale dell'elettricità prodotta dalle centrali nucleari sul totale della produzione elettrica giapponese -. È prevista anche l’introduzione di pannelli fotovoltaici e di lampade a LED.



“Qualcuno potrebbe pensare che gli istituti di credito locali dovrebbero occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione. Ma, è nostro compito tutelare la comunità locale migliorandone la condizione sociale”, sostiene sempre il direttore generale. “Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo ricorrere a tutte le tecnologie, le capacità e le conoscenze che abbiamo. Una società sicura e indipendente dal nucleare è realizzabile attraverso di esse (molte piccole e medie imprese ce l'hanno dimostrato). Noi faremo la nostra parte con i prestiti e con delle proposte concrete”.

Note: Jōnan Shin’yō Kinko (giapponese)
http://www.jsbank.co.jp/index.html

l'intervista su YouTube
http://www.youtube.com/watch?v=CeUoVA1Cn-A