Analisi della questione

 Sulla questione, la stampa giapponese ha pubblicato numerosi articoli con vari punti di vista, sia in passato che negli ultimi mesi.
Segnaliamo uno dei piu' recenti, un contributo di particolare
interesse dello storico Masanao Kano: "Diamo un eco al grido di dolore di Okinawa - e' l'ora di affrontare gli Stati Uniti uscendo dall'inerzia imposta dal trattato militare", uscito su Asahi Shimbun il 24 maggio 2010.
Nell'articolo, lo storico - autore di diversi studi su Okinawa - ribadisce lo spirito che spinge gli abitanti dell'isola a chiedere la chiusura e la soppressione della base di Futenma, non il suo trasferimento in un'altra localita', magari lontana, come e' stato invece frainteso da molti giapponesi di altre province e affermato  volutamente dal potere politico. Difatti, le opposizione alle basi e la protesta popolare, in Okinawa e altrove, sono state spesso trasmesse dai mass media come una dimostrazione dell'egoismo locale.
"Questa posizione si esprime nella convinzione dell'inutilita' di tali
strutture," analizza Kano, "quindi, nella determinazione degli abitanti di impedire ogni forma di rafforzamento della potenza militare e delle truppe statunitensi, rifiutando ogni soluzione alternativa. E a sostenere il loro pensiero", continua lo storico, "e' la ferma volonta' di non scaricare su altri i dolori che loro stessi hanno sopportato finora, ne' sulla gente dell'isola Tokunoshima - proposta come luogo di trasferimento alternativo - ne' sugli abitanti di Guam, per interrompere una volte per tutte la spirale delle sofferenze.