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CONFERENZA INTERNAZIONALE sulle COSTITUZIONI DI PACE per L'ABOLIZIONE del NUCLEARE e DELLE BASI MILITARI STRANIERE

Durante il suo 67esimo Viaggio Globale, Peace Boat visiterà Manta, in Ecuador, il 5 e 6 Novembre 2009, per realizzare dei programmi di scambio con le popolazioni della regione ecuadoriana del Manabi e per organizzare una conferenza sulle costituzioni di pace, come quelle del Giappone, dell’Ecuador e del Costa Rica.
1 novembre 2009
Fonte: Global Article 9 Campaign - Peace Boat

Fare tacere le armi

 

Organizzata da Peace Boat e dalla Rete Internazionale per l’abolizione delle basi militari straniere (“NO Bases”), con il supporto del Centro civile Manabi “Eloy Alfaro” di Montecristi, l’Università Laica Manabi “Eloy Alfaro” di Manta e il Movimento “Tohalli”, la Conferenza Internazionale sulle Costituzioni di Pace per l’Abolizione del Nucleare e delle Basi Militari Straniere si concentrerà sulle funzioni e sui risultati concreti delle costituzioni di pace, specialmente nelle aree dell’abolizione del nucleare e delle basi militari straniere. In particolare saranno analizzati e discussi l’Articolo 9 della Costituzione giapponese, che rinuncia al mantenimento delle forze armate e alla guerra come metodo di risoluzione delle controversie internazionali, e l’Articolo 416 della Costituzione ecuadoriana. L’Articolo 416 promuove la risoluzione pacifica dei conflitti e rifiuta l’uso o la minaccia dell’uso della forza. Promuove anche il disarmo universale e condanna l’uso delle armi di distruzione di massa, così come l’imposizione di basi militari da parte degli Stati nel territorio di altri Stati.

Oltre alle sessioni sull’abolizione del nucleare e delle basi militari straniere una parte integrante della conferenza sarà rapprensentata dalle testimonianze degli Hibakusha – i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Dieci sopravvissuti stanno attualmente viaggiando con la Peace Boat come parte del Viaggio Globale per un Mondo Libero dal Nucleare – il Progetto Hibakusha Peace Boat è iniziato nel 2008 ed ha contribuito a generare il crescente impulso, in tutto il mondo, per l’abolizione delle armi nucleari.

Un forte impulso si sta avendo anche per la rimozione di alcune delle più di 700 basi militari straniere attive nel mondo. Da quando una base aerea fu autorizzata per l’uso da parte dell’esercito statunitense a Manta nel 1999, come parte del “Piano Colombia”, varie organizzazioni per i diritti umani e movimenti per la pace in Ecuador hanno denunciato l’illegalità dell’accordo, così come le sue conseguenze nocive per la popolazione locale. Queste conseguenze includono il mancato risarcimento ai contadini locali della confisca dei terreni per l’espansione della base, il divieto di accesso al porto locale per i pescatori che l’hanno usato per secoli, un aumento della prostituzione nella regione e l’aggressivo affondamento di barche per la pesca. Durante il decennio passato migliaia di cittadini ecuadoregni hanno lavorato attivamente per la chiusura permanente della base – uno sforzo che è culminato non solo nella decisione del governo attuale di non rinnovare il contratto d’affitto della base quando terminerà nel Novembre di quest’anno, ma anche nell’inclusione, nella nuova Costituzione del paese, di una clausola che proibisca la presenza delle basi e delle installazioni militari straniere nel territorio dell’Ecuador. I loro racconti sugli avvenimenti accaduti durante la chiusura della base, così come dei problemi rimasti dopo la sua rimozione, faranno parte della conferenza.

 

NO Bases Network

La Rete Mondiale per l’Abolizione delle Basi Militari Straniere (o “NO Bases Network”) è nata durante il Social Forum Mondiale tenutosi in India nel 2004, al quale anche Peace Boat partecipò portando la sua nave. Nel marzo del 2007 è stata organizzata la prima conferenza internazionale della Rete Mondiale “NO Bases Network” a Quito e Manta, in Ecuador. Le funzioni principali della rete includono lo scambio di informazioni, la solidarietà con le lotte presenti nel mondo per prevenire la creazione di nuove basi militari straniere o per chiudere quelle già esistenti, lo sviluppo di una strategia per abolire le basi militari in generale e il supporto per le richieste regionali e locali di giustizia e risarcimento.  

Traduzione dall'inglese di Maurizio Geri

Note: Per maggiori informazioni sulla conferenza si prega di contattare: barcodelapaz.ecuador[a]gmail.com.

Per maggiori informazioni su NO Bases Network visitate:
www.no-bases.org