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69 anni dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki per riflettere sull'impossibile convivenza tra i viventi e il nucleare

I DRAGONI ATOMICI DI FUKUSHIMA e FUKUSHIMA: L'ANNO ZERO Novità editoriali del Centro di documentazione Semi sotto la neve

Ora sono disponibili per spedizione postale le copie dei libri
Per averli scrivete a campagna[at]semisottolaneve.org
Per associazioni e acquisti di più copie è previsto uno sconto
Il Centro e le traduttrici sono disponibili per incontri di presentazione
28 luglio 2014

Due novità editoriale - primavera 2014

"FUKUSHIMA: L'ANNO ZERO" di Naomi TOYODA, fotogiornalista giapponese esperto dell'uranio impoverito, tradotto in giapponese da Yukari Saito e Marina Forti e edito da Jaca Book

ISBN: 88-16-60504-9 - EAN: 9788816605046

Prezzo di copertina: 35 euro

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"I DRAGONI ATOMICI DI FUKUSHIMA: per dire addio alle bombe e all'energia nucleare" di Yuka NISHIOKA, a cura del Centro di documentazione e traduzione di Yukari Saito, edito dall'Associazione culturale Altrinformazione

ISBN: 9788897194071

trailer di presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=IebrbrsO3Vs

Contributo richiesto: 15 euro (spese di spedizione comprese); è previsto uno sconto per acquisti di più copie e per le associazioni che vogliono promuovere.

Sono le due novità di quest'anno, progetti realizzati dal Centro di documentazione per non dimenticare i danni del nucleare a cominciare dal disastro della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.

Il primo titolo viene presentato in Italia in una versione molto amplitata rispetto al testo originale pubblicato da Mainichi Shimbun nel 2012; la storia raccontata con 160 foto a colori che accompagnano un documentario giornalistico ma nello stesso tempo personale, una specie di diario del primo anno dall'incidente. L'autore continua ancora oggi a frequentare i luoghi colpiti e a raccogliere le testimonianze delle vittime.

L'opera è stata elogiata dal giornalista Leonardo Coen "un lavoro esemplare, il giornalismo coi fiocchi" (alla presentazione avuto luogo a Milano lo scorso 17 giugno). Naomi Toyoda è già stato più volte in italia per un'inchiesta sui danni dell'uranio impoverito subito dai militari italiani e per il nostro Centro di documentazione ha tenuto una serie di conferenze in Italia nel 2006.

 

Il secondo volume I dragoni atomici di Fukushima è un fumetto antinucleare che segue l'orme della precedente pubblicazione nostra "No alla guerra, no al nucleare", realizzato con la medesima partner, Associazione culturale Altrinformazione nel 2011.

L'autrice Yuka Nishioka è una fumettista di Nagasaki che collabora tra varie testate con "Shukan Kinyobi" (settimanale indipendente giapponese). Il volume, è arricchita dalla postfazione di Susumu NISHIYAMA, uno degli "Hibakusha" sopravvissuti al bombardamento atomico su Nagasaki e costretti a convivere con gli effetti delle radiazioni.

Ayumi Hoshino, studentessa delle medie, scopre la fisica atomica, l'energia nucleare, i rischi delle radiazioni, le conseguenze del disastro di Fukushima. L'arroganza e la presunzione degli esseri umani che credono di poter controllare la natura hanno scatenato la furia dei "dragoni atomici" dormienti nei cieli. L'umanità è di fronte a un bivio: proseguire sulla strada delle energie "artificiali" come quella nucleare o adottare le fonti rinnovabili di energia "naturale" che ci permettono di convivere con le forze della natura.

Grazie alla supervisione scientifica del fisico giapponese Yuukou FUJITA, "I dragoni atomici di Fukushima" è un libro chiaro e completo, adatto nella forma e nei contenuti anche ai più giovani. Un fumetto dove l'energia atomica e i suoi rischi vengono spiegati in modo semplice e divulgativo all'interno di un racconto avvincente che vede come protagonisti uno scienziato e una ragazzina delle elementari.

Ora potete acquistare il primo titolo in librerie o attraverso internet, mentre per il secondo, fumetto I DRAGONI ATOMICI DI FUKUSHIMA potete ordinarlo scrivendo a campagna(at)semisottolaneve.org

Riportiamo in seguito l'initroduzione degli autori per l'edizione italiana di entrambi i volumi insieme al messaggio di Susumu Nishiyama che ha voluto accompagnare l'edizione italiana del fumetto.

Naomi Toyoda

 

 

 

 

Yuka Nishioka

 

        

 

 

 

 

 

PEACE BOAT - Voyage 48

 


Prima del disastro del 11 marzo 2011 alla centrale atomica Fukushima Daiichi, in Giappone un mito è stato propinato ai cittadini come verità. Il mito diceva che un incidente in una centrale nucleare non potrà mai accadere, è impossibile. Dopo l'incidente è stato chiamato il mito della sicurezza.

Nel 1986, quando in Giappone è arrivata la notizia che un terribile incidente era avvenuto nella centrale di Cernobyl, nell'allora Unione Sovietica, il mito ha subito solo una piccola modifica: un incidente in una centrale nucleare giapponese è impossibile.

Ma sostenere che sia impossibile un incidente in centrali nucleari progettate, costruite e gestite da esseri umani è insensato: dopotutto, gli umani non sono Dio. Perché i cittadini credessero a una tale storia dunque era necessario farne un articolo di fede. E perché la fede si affermasse era necessario reclamizzarla, e perfino le amare esperienze di Hiroshima e Nagasaki sono state sfruttate a questo scopo. Così è stato inventato il concetto di “uso pacifico dell'energia nucleare”, per diffondere il dogma che le armi atomiche, che provocano calamità sotto forma di radiazioni, e l'energia nucleare, che fa il bene dell'umanità, siano due cose ben diverse. Chiunque abbia contestato questo dogma è stato ostracizzato.

Ogni anno circa 200 miliardi di yen 1 prelevati dalle bollette elettriche e dalle tasse dei cittadini giapponesi sono stati spesi per questa campagna. La vulgata sostenuta dal governo e dalle aziende elettriche è stata ampiamente diffusa dai mass media. Il risultato è che i cittadini giapponesi, considerati preda facile dalle autorità, l'hanno bevuta. Prima del disastro di Fukushima, chi ha provato a dire che quella storia era un'invenzione è stato guardato come un marziano.

Poi però il disastro nucleare è diventato una realtà, e ha diffuso particelle radioattive in tutto il mondo. Ora, nel mezzo di una situazione irreparabile, in Giappone le forze filonucleari, quelle che hanno continuato a vendere il mito, cercano di diffonderne una nuova variante. Il mito della sicurezza è diventato il “mito della rassicurazione”: “Non vi preoccupate, gli effetti delle radiazioni non sono gravi!”.

Il solo modo per non bere questo mito è mantenere un occhio attento su cosa sta accadendo a Fukushima e in Giappone dopo il gigantesco tsunami e l'incidente che ha travolto l'impianto della Tepco. O altrimenti dovremo poi dolercene, ancora una volta, e quando vedremo i nostri figli cadere gravemente ammalati dovremo dirci: “era un altro mito”.

Così, per favore, non volgete altrove lo sguardo di fronte alle foto di questo libro. Restate all'ascolto delle voci delle vittime, compresse nel loro dolore: perché non possiamo permettere un nuovo incidente nucleare, non solo in Giappone ma ovunque al mondo.

 

Naomi Toyoda

Febbraio 2013

1Il tasso di cambio dello yen ha fluttuato molto negli anni. Il 26 gennaio 2014 era: ¥ 100 = € 0.71, $ 0,98.